IL CONSIGLIO DI RED GOON PER UN BUON 2015

Siamo quasi a metà dicembre ed è tempo di tirare le somme dell'anno appena trascorso, ma anche di cominciare a pensare a come vorremmo l'anno che viene.

Non ne sono ancora sicura, ma credo che sì, ahivoi, vi toccherà un odioso e prolisso post di riepilogo del mio 2014. Potrei dirvi che i mesi da metà luglio a oggi li considero vuoti, inutili e

Scusate, sono appena caduta dalla sedia a causa dello spostamento d'aria causato dal volume della pubblicità di Celentano. E io sono in camera mia, la tele in cucina, all'estremo opposto della casa.

Dicevo, la seconda parte dell'anno per me non è mai davvero iniziata. Sono successe molte cose, in realtà, ho conosciuto tanta gente nuova, anche, ma è stato come mangiare una galletta di riso. Non sa di nulla, è inconsistente, non ti soddisfa, ti delude e non sei nemmeno magro. 'Na merda proprio, come direbbe Jacopino.

E voi vi starete fregando le mani all'idea di un post corto che copre solo sei mesi e non dodici. E voi vi sbagliate di grosso, perché se la mia avventura a Sydney ha dato il nome a questo blog, immaginate che articolo ne potrebbe derivare. E sì, sto cercando di mettervi paura.

Vi risparmierò invece il capitolo sui buoni propositi, perché già sarebbe faticosamente noioso mettersi lì a pensarli davvero: l'idea, poi, di dover inventare una falsa lista pubblicabile nella quale devo fingere di voler smettere di fare la pipì sotto la doccia nel 2015, mi mette la stessa ansia del finale di puntata di Beautiful con il primo piano di Brooke Logan che sta per scoprire se è stata ingravidata o meno dal figlio della figlia. Per inciso: l'80% delle persone urina mentre si fa la doccia; il restante 20% è un ammasso di bugiardi infami.

E pensare che c'è chi i buoni propositi riesce addirittura a portarli a compimento prima ancora che inizi l'anno nuovo. Simo si era ripromesso di portarmi all'Alcatraz - una fine discoteca milanese, e ci siamo andati insieme già due volte. Al sabato, quando il programma della serata “Welcome to the Jungle”, vanta trash italiano. Nottate di un certo livello, insomma.
Beh, Simo, a me piace parecchio San Francisco... Te la butto lì.

Un piccolo incoraggiamento per il 2015, comunque, voglio darmelo, e darvelo, anche io.






































E ricordate che il mio motto è sempre: se la vita ti regala limoni, prendi sale e tequila. Ma soprattutto: ogni limone fa curriculum.


B. - Miss Limonata

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