Ieri
sera ci sono stati gli MTV EMA a Milano, al Forum di Assago per la
precisione. E se qualcuno, malauguratamente, se li fosse persi, ecco
qui una summa condita con giudizi personali.
Due sono le precisazioni che voglio fare immediatamente: per prima cosa mi chiedevo quanto sarebbe durato lo show senza le pubblicità, otto minuti al massimo? (E a proposito di spot pubblicitari, anche a chi non frega nulla di rugby, sarà giunta la notizia che l'Australia sfiderà la Nuova Zelanda nella finale della Coppa del Mondo e sapete che esistono tre gusti di Tronky? Esatto, hanno trasmesso in loop solo due pubblicità, in pratica.) Secondariamente, seduta nello studio di fronte alla TV mi sono sentita estremamente vecchia. Molti artisti mi erano completamente ignoti, non avevo idoli da supportare e criticavo le performance senza esultare a prescindere perché il cantante era figo. Sono salite sul palco cinque balenottere agghindate da streghe fanatiche del bondage e io non le avevo mai sentite nominare: è quando i componenti delle band sono nati dopo di te che inizia l'età adulta – credo.
Fin
dal red carpet ho capito che non sarebbe stata una serata tranquilla
per il mostriciattolo Ira che alloggia nel mio cranio.
I
traduttori istantanei. Loro.
Loro
non erano fastidiosi, loro erano una combinazione di prezzemolo fra i
denti, fiatella all'aglio e ascella aromatizzata alla cipolla. Tutto
questo insieme. MTV EMA in Italia, milioni di spettatori eccetera
eccetera ed erano forse utili, okay, d'accordo, ma la donna? Non
potevano sceglierne una che avesse davvero voglia di essere lì a
fare quel lavoro e non che stesse sognando di essere a casa a
guardare Alta Infedeltà su Real Time?
L'audio
in generale era molto scadente, si sentiva poco.
A
proposito, a voi la voce di Ellie Goulding è arrivata? Io riuscivo
solo a pensare che forse, poverina, voleva una Ricola; oppure dalla
posizione delle sue gambe pareva avesse urgenti bisogni intestinali.
Esteticamente, poi, Ellie ha pericolosamente osato troppo e
miseramente fallito. Tralasciamo i capelli color giallo dei
pennarelli Giotto e concentriamoci sul vestito. Sembrava la pelle di
una salsiccia e sui fianchi si intravedeva una riga paragonabile alla
cordina che lega, appunto, una salamella all'altra. Aveva due
maniglioni antipanico che mano le uscite di sicurezze sugli aerei. Ma
almeno canta ben... No. Ieri sera abbiamo capito che la Goulding è
la tipica bionda tinta che si photoshoppa su Instagram, rilascia hit
su hit e poi dal vivo è timida e sta gobbetta e non sa cantare e le
piace il bis di patatine fritte con tripla maionese.
Ellie una di noi, ma non ci è piaciuta.
Ellie una di noi, ma non ci è piaciuta.
Cosí
come mi ha deluso Ruby Rose, dalla quale mi aspettavo abiti mascolini
ma provocanti e sguardi accattivanti, e che invece è entrata in
scena con un tendone da circo da suora del '500. Mentre il povero Ed
Sheeran era infagottato come un cotechino in un completo così
elegante che lui, da vero inglese, probabilmente non indosserà
nemmeno al suo matrimonio.
Ed
Sheeran.
Pancetta, capelli rossi spettinati (e diciamocelo: unticci, apparentemente sottili e forse addirittura un po' radi) e un sorriso
da bravo ragazzo tonto nascosto sotto una barbetta incolta. Capisce
noi donne meglio di quanto ci capiamo noi e ci conquista danzando
sulle note delle sue romantic
ballads.
Ma è tutta una copertura, perché Ed ha una sola e unica passione –
e io, purtroppo, la conosco fin troppo bene. Non perché la
condivida, bensì perché con la cultura inglese ho, ahimè, legami
assai stretti.
L'alcol.
Ed ama l'alcol, lo ama in modo viscerale, ma con questo – fate
attenzione – non voglio assolutamente dargli dell'ubriacone. Voglio
sottolineare quale sia la sua patria. La
Grandiosa Bretagna.
Aveva
anticipato che si sarebbe buttato giù qualche shot prima dell'inizio
della diretta e la sua autonomia live è durata per circa metà dello
spettacolo. Poi non ha resistito più, e fiero si è presentato con
un gin lemon sul palco. E ha continuato a riempirlo fin quasi alla
conclusione. Per dare un tocco di colore al suo outfit, infatti, a
fine serata, mentre annunciava l'esibizione di Pharrell vestito da
imbianchino ucraino nero, si è convertito a una vodka cranberry.
Questo cambiamento di drink ha rappresentato lo spunto più
importante della serata.
Fra
i primi vincitori viene eletta Nicki Minaj, che qualche mese fa aveva
polemizzato sul fatto che per una donna di colore sembrasse essere
molto più arduo portarsi a casa un premio di MTV. Così, quando
finalmente ha conquistato una statuetta, ha pensato bene di non
muovere il suo gran culone da casa e limitarsi a mandare un
video-messaggio, dimostrandosi ai livelli del vincitore della
categoria Africa e India.
Ha invece collezionato vittorie in quantità Po dei Teletubbies. O meglio, era Justin Bieber che però ha ritenuto che, per non sbagliare, trovandosi nella capitale della moda, fosse più semplice e intelligente direzionare la scelta dell'abbigliamento verso un unico colore, e ha scelto il rosso. Justin Po Bieber ha inoltre sfatato un mito: il prurito pubico. Lo ha mostrato in diretta mondiale: basta nascondersi, voi che ne soffrite non siete soli - e ve lo ha dimostrato un vero idolo delle ragazzine, grattandosi i maroni per l'intera durata della sua performance.
Ha invece collezionato vittorie in quantità Po dei Teletubbies. O meglio, era Justin Bieber che però ha ritenuto che, per non sbagliare, trovandosi nella capitale della moda, fosse più semplice e intelligente direzionare la scelta dell'abbigliamento verso un unico colore, e ha scelto il rosso. Justin Po Bieber ha inoltre sfatato un mito: il prurito pubico. Lo ha mostrato in diretta mondiale: basta nascondersi, voi che ne soffrite non siete soli - e ve lo ha dimostrato un vero idolo delle ragazzine, grattandosi i maroni per l'intera durata della sua performance.
Ma
torniamo un attimo a Ed Sheeran. Lo hanno coinvolto in innumerevoli e
penose scenette mandate in onda in prossimità delle pubblicità:
appariva vistosamente imbarazzato, poco a suo agio e consapevole
dello scarso successo che avrebbero riscosso quei vili sketch. È
caduto anche lui nella facile presa in giro sulla cecità del
nostrano Bocelli, e ci è piaciuto. Anzi, Ed, ci aspettiamo ora da te
la creazione di un'immagine e anche il caro Andrea non vede l'ora.
Sono
una brutta persona.
Ed
ha anche vinto nella categoria di miglior esibizione live, ma non
solo non se n'era accorto, ha persino dovuto chiedere conferma di
quale fosse il suo premio. Era al quarto gin lemon e gli avevano
detto che poteva sedersi a trincarlo accanto a due bionde e poi lo
richiamano sul palco? Uno in diretta mondiale non può nemmeno
sbronzarsi in pace. Soliti sistemi corrotti italiani. Mafia.
Dell'Italia
da questi MTV EMA è trapelata un'immagine molto stereotipata. Ruby
Rose s'è pure presentata con un abito di spaghetti; e credo di aver
sentito le parole spaghetti, pasta e pizza più spesso di quanto io
abbia udito canzoni ieri sera. Ed Sheeran ha salutato Milano dicendo
che ama il nostro cibo, il tatuatore aveva un marcato accento
italiano e disegnava una pizza sulla schiena di Ruby che, come se non
bastasse, si era vestita da gladiatrice. Ci mancava solo James Bay
che accompagnava “Hold back the river” con un mandolino al posto
della chitarra e l'apoteosi dei falsi cliché sarebbe stata
raggiunta. Perché lo sappiamo tutti che in Italia è più usato il
congiuntivo che il mandolino – il che è tutto dire, ma all'estero
le convinzioni sono altre: come, per esempio, che nel Belpaese si
vada ancora in giro in toga.
Cara
Ruby, sai, saresti dovuta venire coi miei amici a quel toga party.
Sarebbe piaciuto anche a Ed: era open bar.
La
verità è che a noi italiani non interessa che voi ci sappiate
ricollegare solo a un piatto di spaghetti alla bolognese. Ridiamo con
voi e poi vi facciamo vedere che sì, è vero, siamo un popolo di
pigri mammoni, ma poi le cose, quando dobbiamo davvero farle, le
facciamo bene.
Ci avete fatto caso? Ieri sera a Milano non c'era nessuna Miley Cyrus mezza nuda che mimava scene oscene o che tirava fuori spinelli da borsette di Chanel. Ieri sera Bocelli ha cantato “Con te partirò” e vi sfido a dire che non l'avete intonata, perché mio fratello Lupo accanto a me la cantava a squarciagola.
Ci avete fatto caso? Ieri sera a Milano non c'era nessuna Miley Cyrus mezza nuda che mimava scene oscene o che tirava fuori spinelli da borsette di Chanel. Ieri sera Bocelli ha cantato “Con te partirò” e vi sfido a dire che non l'avete intonata, perché mio fratello Lupo accanto a me la cantava a squarciagola.
È
questione di eleganza.
Citando
la mia amata Ruby Rose, auguro un buon lunedì alle
signore, ai signori e a chi sta in mezzo (ladies and gentlemen and
everyone in between). O
Ruby, ti ho perdonato quel vestito di pasta.
B.
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